MONDO INTERNO E REALTÀ ESTERNA: FACCIAMO UN BIS POST-REFERENDUM?

Prima del referendum del 21-25 Settembre 2023, è stato pubblicato su questo blog un articolo che parlava di un elemento trascurato da molti, ossia la realtà esterna.

Come sappiamo, ci sono state le votazioni per la modifica del Codice Deontologico degli Psicologi e sono terminate alle 17:30 del 25 Settembre. Potevamo forse farci sfuggire l’occasione di riciclarci l’idea di un vecchio articolo per scriverne uno nuovo? Ma certo che no! Dicevano i nostri nonni «Del maiale non si butta via niente»: e noi che vorremmo essere saggi quanto loro, daremo retta un’altra volta.

Per fare un “riepilogo della puntata precedente”, nello scorso articolo siamo partiti dando una rispolverata ai concetti di mondo interno (tutto ciò che fa parte della componente psicologica di ognuno di noi) e di realtà esterna (ossia quegli elementi della realtà obiettiva che sono al di fuori di interpretazioni personali e che non possono essere messi in discussione da nessuno).
Successivamente, sulla base di questi concetti, abbiamo messo in ordine alcuni incontrovertibili dati di realtà sul referendum per l’approvazione del nuovo Codice Deontologico degli Psicologi Italiani che sono riscontrabili da chiunque ricerchi ogni singolo elemento presente sull’elenco di informazioni pubblicate qui: https://wwwilnocheunisce.it/2023/09/18/mondo-interno-e-realta-esterna-strizziamo-locchiolino-a-kernberg-per-una-chiave-di-lettura-delle-elezioni-da-psiconerd/.

Lo scopo del precedente articolo era informare di elementi reali i colleghi per dare loro modo di farsi un’opinione senza essere influenzati dal pensiero altrui e votare con quanta più consapevolezza e voglia di informarsi autonomamente.

Anche in questa occasione, vorremmo mettere in luce questi dati di realtà riscontrabili anche dopo il referendum:
– Iscritti presso l’Ordine degli Psicologi in Italia con diritto di voto al 25/09/2023: 131.584
– Votanti al referendum: 16.909
– Affluenza: 12% degli iscritti
– Voti per il SI: 9.034 (53% dei voti, 6,86% degli iscritti)
– Voti per il NO: 7.617 (45% dei voti, 5,78% degli iscritti)
– Scarto di voti tra SI e NO: 1.417 (8% dei voti; 1% degli iscritti)
– Schede bianche: 258 (1% dei voti, 0,19% degli iscritti)
– Iscritti che non hanno votato: 114.417 (87% degli iscritti)
– Presenza di colleghi impossibilitati a votare perché non informati del referendum
– Colleghi impossibilitati a votare perché non forniti di SPID o carta di identità elettronica
– Segnalazioni per disfunzioni col sistema informatico adibito al voto nonostante muniti di SPID e carta d’identità elettronica
– Votazione senza quorum
– Nessun confronto con i membri delle posizioni del NO promosso dalle istituzioni psicologiche italiane nazionali e regionali
– Nessuna discussione circa la bontà delle tesi a favore del NO nelle in tutti i canali delle istituzioni sopra citate
– Sulla pagina Facebook del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi viene divulgato che c’è stata «una grande prova di partecipazione democratica»
– Sempre sulla stessa pagina e nello stesso post vengono indicati il numero dei votanti, i votanti per il SI (evidenziando il numero in grassetto), i votanti per il NO, le schede bianche ma non il numero degli iscritti totali all’Ordine con diritto di voto
– Nel medesimo post vi è un’immagine in cui viene riportato che «La Comunità professionale APPROVA IL NUOVO CODICE DEONTOLOGICO» (con la parte in stampatello ben in mostra)
– Stesso messaggio presente nel comunicato ufficiale sul sito del CNOP del 25/09/2023 (https://www.psy.it/il-cnop-ti-informa-25-09-2023/)
– Nel medesimo comunicato viene riportato che «Il percorso effettuato e il referendum sono stati un importante spazio di confronto democratico»
– A cui segue la personale rilevazione del CNOP che non può che constatare «una significativa occasione di partecipazione che ha testimoniato»
– Criptica e senza ulteriori spiegazioni la parte in cui si afferma che «comincia una nuova fase di revisione dinamica, in progress, del nostro Codice Deontologico»
– Ulteriore affermazione importante, sempre dal comunicato citato poc’anzi: «Il CNOP farà tutto il possibile per mantenere questo confronto aperto e costruttivo, nella convinzione che la pluralità sia una ricchezza democratica della Comunità professionale».

Sulla base di questi fatti e questi risultati, è possibile immaginare che il CNOP e gli Ordini siano felici e orgogliosi della vittoria del SI. Vittoria che è stata, a loro parere, un trionfo di ben 9.034 iscritti, ben il 6% abbondante degli iscritti che rappresentano – a lor disquisire – “la Comunità professionale che ha approvato il nuovo Codice Deontologico”. Comunità formata da chi ha sostenuto il SI perché ha lavorato sulla nuova versione, o perché si fida nel CNOP e nell’Ordine, o perché, ancora, persuaso dalla “campagna informativa” istituzionale, o per la fede verso il collega che glielo ha suggerito (o, forse sarebbe meglio revisionare questa espressione senza sottoporla a referendum: “della collega o del collega”), oppure perché non adeguatamente informato o perché, infine, “si è turato il naso e alla fine ha scelto di votare SI nonostante i molti difetti e ambiguità” (motivazione di difficile comprensione nonostante la nostra formazione anche clinica).

In ultima battuta, ricordiamo brevemente che l’esame di realtà è quell’importante elemento che permette all’individuo di comprendere ciò che fa parte del mondo interno e ciò che non ne fa parte (realtà esterna). L’insistenza nel tempo a sostenere in modo fermo che un elemento di mondo interno sia un elemento della realtà esterna (ossia un dato di realtà obiettivo), come psicologi dovrebbe farci suonare un campanello d’allarme e far convogliare le nostre attenzioni su di esso, dal momento che è un particolare su cui bisogna soffermarsi, sia che si tratti di conscio che di inconscio, di intenzionale che di non intenzionale, che di sano o di patologico.

Ma stiamo tranquilli: tutta questa sprizzante vitalità da parte del CNOP e istituzioni per questo “sbarco in Normandia” ci ha invaso di così tanta positività che non potremmo non essere fiduciosi – un giorno, con calma e chissà quando – sul loro ascolto e la loro comprensione sulle ragioni di chi NON HA VOTATO SI, ossia 114.675 psicologi su 131,584, pari al 94% degli iscritti.

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Un commento

  1. Bellissimo commento. E…mollare e creare un altro Ordine alternativo?

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