MONDO INTERNO E REALTÀ ESTERNA: STRIZZIAMO L’OCCHIOLINO A KERNBERG PER UNA CHIAVE DI LETTURA DELLE ELEZIONI DA “PSICONERD”

Da giovedì 21 a lunedì 25 Settembre 2023 si voterà per l’approvazione o meno della nuova versione del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani. Le ragioni che ci spingono ad una scelta possono fare parte di due componenti, riprendendo il titolo di una famosa opera di Otto F. Kernberg: mondo interno e realtà esterna.

Il mondo interno è composto da tutta l’attività fantasmatica (mentale) dell’individuo, conscia ma, soprattutto, inconscia, come credenze, emozioni, percezioni, difese, diadi di relazioni oggettuali, ecc.; insomma, elaborazioni nostre, farina del proprio sacco. La realtà esterna è composta, invece, da tutti quegli elementi tangibili e condivisibili – in teoria – da tutte le persone come il fatto che la pioggia bagna, il fuoco scalda, o che i genitori siano anagraficamente più grandi dei figli.

In una persona “sufficientemente sana” esiste l’esame di realtà che dà la consapevolezza del confine fra le due componenti sopra citate (cfr. con le proiezioni deliranti tipiche delle difese psicotiche in disturbi come la schizofrenia). Ma dopo averVi annoiati con un paio di nozioni lette e rilette di Psicologia Dinamica e Clinica, vorremmo proporVi un piccolo gioco.

Immaginiamo che, come la tabula rasa tanto cara a John Broadus Watson, fossimo privi di dati nel nostro mondo interno. In questa condizione, saremmo costretti a prestare attenzione all’unica fonte di informazione che avremmo a disposizione, ovvero la realtà esterna.

Estrapoliamo dal contesto del referendum del prossimo 21-25 settembre alcuni dei dati della realtà esterna e ordiniamoli a mo’ di elenco:
– Avviso agli iscritti dell’indizione all’elezione tramite newsletter e non tramite PEC.
– Le newsletter di CNOP e ordini non sono obbligatorie e solo una parte degli iscritti ha fatto la sottoscrizione ad esse.
– Numerosi colleghi non sono a conoscenza del referendum.
– Assenza di quorum per la validità della votazione.
– Prima volta che l’Ordine utilizza una modalità di voto esclusivamente on-line.
– Impossibilità di voto per chi non è fornito di SPID o carta di identità elettronica, e di chi non sia pratico di operazioni informatiche o non abbia hardware per connettersi o connessione Internet.
– Premessa etica non votabile e non presente nella L. 56/1989.
– Accordi siglati dal CNOP per adesione ad EFPA, INPA e NAC senza aver informato gli iscritti, né aver sottoposto questa decisione a referendum.
– Premessa etica molto simile al Metacodice EFPA.
– Scomparsa della parola e del significato di “Autodeterminazione” dall’intera revisione.
– Modifica di 41 articoli su 42 (42 su 42 se si considera l’introduzione di una titolazione per ogni articolo).
– Modalità di voto differente rispetto la votazione del 2013: 3 quesiti referendari per il cambiamento di 3 articoli nello scorso referendum VS un solo quesito per la modifica di 41 articoli nel 2023.
– Aggiornamenti sul referendum pubblicati sulla pagina Facebook del CNOP a solo una decina di giorni dalla votazione.
– Aggiornamenti e video informativi sopra citati molto brevi e poco approfonditi ed esaustivi.
– Impossibilità di trovare pareri, da fonti e canali informativi del CNOP, Ordini ed enti associati, a favore del NO o che mettano in dubbio il SÌ.
– Video, volantini e slogan su siti e pagine web istituzionali che recitano «È importante votare? SÌ» (con il “SÌ” che viene risaltato in modo alquanto vistoso).
– Formula precedente ripresa nei tag di Facebook della pagina del CNOP: #èimportantevotaresi.

Diversi nostri lettori ci hanno abbondantemente segnalato la presenza di commenti dei colleghi sulle pagine di Facebook del CNOP e ordini molto interessanti, che rappresentano avvincenti dati di realtà e possono dare un’idea della “temperatura” a cui sia arrivato il dibattito sul referendum.

Tutto quello che è stato scritto nei precedenti punti sono dati di realtà riscontrabili da chiunque. Sono elementi incontrovertibili la cui esistenza non può essere in alcun modo confutata da nessuno.

Dopo averVi fornito dei frammenti di realtà esterna, potete usare il Vostro mondo interno per trarre le conclusioni, farVi un’idea e scegliere cosa votare. E, magari, con qualche etto di curiosità, potrete verificare le informazioni scritte nell’elenco e approfondire l’argomento sull’aggiornamento del Codice Deontologico.

Con l’augurio che possiate votare informati bene, liberi da pregiudizi e con tanta consapevolezza.

Un caro saluto.

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2 commenti

  1. Laureata a 50 anni in psicologia,dopo il mio anno sabbatico post laurea arrivata la cosiddetta pandemia. Ho percepito a pelle ciò che stava accadendo e rimandato l ‘EDS perché ero dalla parte di chi aveva CAPITO la deriva… la professione di psicologo diventa professione sanitaria, dove dietro la nuova maschera si celano aspetti inquietanti che ora si rivelano con tutta la loro forza nel nuovo codice che diventa uno strumento che limita la libertà della complessità psicologica diventando strumento di potere di stato.
    Ho dato l ‘EDS pochi giorni fa,a dire il vero tanto poco desiderio avevo prima di iscrivermi all albo,tanto perniente ne ho adesso!
    Mi rifiuto di essere uno strumento del potere politico, e sarò sempre fedele al principio etico della professione. La cosa che più mi ha stupito è stato il cambiamento che hanno avuto gli autori del famoso codice commento,che ho letto tutto e che ora si sgretola in seno al rigido infiocchettato codice revisionato sbiadito dei colori umani più belli che ci fanno sentire il tocco d amore e di umanità che sembrano essere un ricordo antico.
    Io non posso votare perché non iscritta all albo tuttavia prego che debutti il NO più intenso che possa nascere.

  2. Grazie per gli spunti.
    Per giungere alle conclusioni è sempre importante rintracciare le premesse, non dovremmo mai dimenticarlo.
    E grazie per aver evidenziato come anche qui imperversa il marketing/social engineering globale… (è banale, vero?)
    Un saluto caro a tutti voi (come si dice in italiano, intendendo senza sforzo “i/e”!)!

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